PerchE' dare questo titolo
ad una rassegna di incontri di cultura cattolica?
Perché effettivamente i cristiani sono un mondo nel mondo, come testimonia uno scritto antichissimo, la Lettera a Diogneto, che dice esplicitamente: “I Cristiani abitano il mondo ma non appartengono al mondo”. C’è, dunque, il mondo che vediamo e che sentiamo, che c’invade con lo strapotere dei mass media, con il chiacchiericcio disimpegnato, gli slogan del momento, le placide certezze degli “uomini vuoti” e “impagliati”. E c’è un altro mondo, quello che si è spalancato sulla terra da quando è risuonato il potente annuncio: “Il Verbo di Dio si è fatto carne”.
Don Luigi Giussani amava ripetere questa battuta: che Dio si sia reso incontrabile agli uomini è davvero una cosa dell’altro mondo! Una cosa dell’altro mondo in questo mondo!
E’ l’incontro con Gesù la buona notizia che, oggi come allora, abbiamo da dare al mondo. E’ questo incontro che ci fa guardare all’uomo, alla sua storia, alla sua avventura sulla terra con uno sguardo diverso.
Per questo abbiamo deciso di chiamare dei testimoni che ci vengano a portare “Notizie dell’altro mondo”.
Animati dal desiderio di poterle condividere con più gente che sia possibile.
Don Luigi Giussani amava ripetere questa battuta: che Dio si sia reso incontrabile agli uomini è davvero una cosa dell’altro mondo! Una cosa dell’altro mondo in questo mondo!
E’ l’incontro con Gesù la buona notizia che, oggi come allora, abbiamo da dare al mondo. E’ questo incontro che ci fa guardare all’uomo, alla sua storia, alla sua avventura sulla terra con uno sguardo diverso.
Per questo abbiamo deciso di chiamare dei testimoni che ci vengano a portare “Notizie dell’altro mondo”.
Animati dal desiderio di poterle condividere con più gente che sia possibile.
ULISSE:
IL VIAGGIO DEL CUORE
Una finestra spalancata su un mare azzurro. La luce che viene dalla finestra squarcia il nero. Abbiamo scelto questa immagine per il primo dei nostri incontri, dedicato al cuore umano e al suo desiderio d’infinito.
Viviamo in una società, in un clima culturale che continuamente deprimono questo desiderio. Che spingono ad accontentarsi, a distrarsi, a spegnere quell’ansia di un “oltre” che è la caratteristica più vera dell’uomo. Il Papa stesso lo ha ricordato, quando nel recente viaggio in Germania, si è espresso così:
“La sete d’infinito è presente nell’uomo in modo inestirpabile”, ma “la visione positivista del mondo nel suo insieme non è una cultura che corrisponda e sia sufficiente all’essere uomini in tutta la sua ampiezza. Dove la cultura positivista si ritiene come la sola cultura sufficiente, relegando tutte le altre realtà culturali allo stato di sottoculture, essa riduce l’0uomo, anzi, minaccia la sua umanità. Bisogna tornare a spalancare le finestre, dobbiamo vedere di nuovo la vastità del mondo, il cielo e la terra”.
Una finestra spalancata sulla realtà e sul suo mistero. Questa è la ragione secondo il cristianesimo. Non una stanza buia e chiusa, che si autolimita a ciò che può comprendere, afferrare, misurare.
E’ urgente partire da qui, dal recupero di una concezione che sia adeguata allo slancio infinito che l’uomo prova ed ha sempre provato, che non lo mortifichi, che non lo soffochi.
Di questo ci parlerà Alessandro Banfi.
Viviamo in una società, in un clima culturale che continuamente deprimono questo desiderio. Che spingono ad accontentarsi, a distrarsi, a spegnere quell’ansia di un “oltre” che è la caratteristica più vera dell’uomo. Il Papa stesso lo ha ricordato, quando nel recente viaggio in Germania, si è espresso così:
“La sete d’infinito è presente nell’uomo in modo inestirpabile”, ma “la visione positivista del mondo nel suo insieme non è una cultura che corrisponda e sia sufficiente all’essere uomini in tutta la sua ampiezza. Dove la cultura positivista si ritiene come la sola cultura sufficiente, relegando tutte le altre realtà culturali allo stato di sottoculture, essa riduce l’0uomo, anzi, minaccia la sua umanità. Bisogna tornare a spalancare le finestre, dobbiamo vedere di nuovo la vastità del mondo, il cielo e la terra”.
Una finestra spalancata sulla realtà e sul suo mistero. Questa è la ragione secondo il cristianesimo. Non una stanza buia e chiusa, che si autolimita a ciò che può comprendere, afferrare, misurare.
E’ urgente partire da qui, dal recupero di una concezione che sia adeguata allo slancio infinito che l’uomo prova ed ha sempre provato, che non lo mortifichi, che non lo soffochi.
Di questo ci parlerà Alessandro Banfi.